Storia e Mission
L’Associazione Gruppo Solidarietà ha a cuore il miglioramento sociale del territorio.
Ciò risponde alla propria mission: essere agente di cambiamento e crescita nella comunità civile, con un costante impegno sul fronte della prevenzione sociale, offrendo il proprio contributo umano e professionale a quanti lavorano alla costruzione di una società a misura d’uomo, per dare spazio e prestare attenzione alle persone che fanno più fatica a vivere.
Progetto Uomo
Il modello integrato “Progetto Uomo”, linea-guida ispiratrice di tutte le attività del Ceis, pone al centro l’uomo, i suoi valori, la sua dignità, i suoi limiti, ma essenzialmente la sua ricerca continua di “senso” come compimento totale e permanente della sue esigenze costitutive.
Al modello antropologico si sono aggiunti ed integrati altri modelli con la medesima concezione dell’uomo:
la psicoterapia rogersiana
l’analisi transazionale di Eric Berne
la logoterapia di Victor Frankl
la terapia sistemico-relazionale di Gregor Benson
“Progetto Uomo” vuole recuperare, attraverso una proposta culturale, la centralità della persona quale soggetto critico, autonomo e sociale, capace di progettualità e come individuo bisognoso di valori di riferimento; è un intervento atto:
- a sviluppare la personalità e a recuperare alla vita sociale;
- ad aiutare a cambiare comportamenti ed atteggiamenti negativi;
- a stimolare a maturare nel senso della responsabilità, onestà, chiarezza in un processo di interiorizzazione dei valori e di ricerca del senso della vita.
“Progetto Uomo” ha una sua flessibilità, indispensabile per adeguare l’intervento alle necessità del momento, personalizzando il più possibile la proposta.
È da sottolineare, comunque, che ogni azione intrapresa tiene conto:
- della definizione del problema;
- della definizione degli obiettivi a cui tendere;
- degli standard di valutazione del successo e/o del fallimento.
È l’espressione di un atteggiamento culturale radicalmente nuovo, basato sulla ricerca scientifica e su un’esperienza pluriennale.
Competenza ed esperienza danno la possibilità di attivare nuovi percorsi che tengono conto, innanzitutto, del principio fondamentale del rispetto della dignità dell’uomo e che confermano piena fiducia nella possibilità del suo cambiamento.
È un cammino di crescita personale e comunitario nel quale tutti possono coinvolgersi per contrastare il disagio giovanile e per migliorare la qualità della vita.
Nella pratica vengono utilizzati contributi delle diverse scuole di pensiero.
La proposta d’intervento
I principi ispiratori di “Progetto Uomo” costituiscono una valida indicazione sia per il recupero dalla tossicodipendenza, sia per tutti coloro che sono alla ricerca di una valorizzazione della propria identità.
I percorsi preventivi, educativi e riabilitativi ispirati a “Progetto Uomo” mirano a riconoscere, accogliere ed affrontare il disagio che nasce da problematiche individuali, relazionali, sociali e ambientali, promuovendo la responsabilità e il coinvolgimento della persona, del suo ambiente familiare e sociale.
L’obiettivo degli interventi terapeutico-educativi è di agevolare la persona nel raggiungimento di un buon livello di autonomia e di benessere nell’ambiente nel quale è sollecitato a vivere in modo significativo.
La proposta “Progetto Uomo” può essere utilizzata come una “scuola di vita”:
- per conoscere se stessi e per verificare il valore dei rapporti interpersonali (obiettivo degli interventi di prevenzione primaria e di prevenzione secondaria);
- per opporsi ad ogni forma di dipendenza (programma terapeutico tradizionale).
Gli operatori di Progetto Uomo
L’operatore che fa riferimento a “Progetto Uomo” è fondamentalmente un educatore che si pone accanto alla persona da aiutare, consentendone la crescita autonoma, favorendo lo sviluppo delle risorse che sono patrimonio irrinunciabile di ciascuno.
La sua professionalità si esprime nella capacità di incontrare l’altro rispettandone il mistero e la complessità, l’autonomia e l’identità in una relazione d’ascolto, nella convinzione che ciò che egli (operatore) è può andare davvero a vantaggio degli altri.
L’operatore è, quindi, la “risorsa” che mette l’altro in grado di aiutare se stesso.
Il criterio per la scelta degli operatori non si limita al possesso dei necessari titoli accademici (laurea in psicologia, pedagogia, sociologia, diploma di educatore di comunità, diploma di assistente sociale), piuttosto viene richiesta una sintesi tra le capacità umane (attitudini, motivazioni ed empatia) e quelle professionali.
È molto importante che l’operatore abbia come persona dei punti di riferimento chiari e si ispiri ai valori condivisi nell’Associazione.
La nostra filosofia
Siamo qui perché non c’è alcun rifugio
dove nasconderci da noi stessi.
Fino a quando una persona non confronta
se stessa negli occhi e nei cuori degli altri, scappa.
Fino a quando non permette loro
di condividere i suoi segreti,
non ha scampo da questi.
Timoroso di essere conosciuto,
né può conoscere se stesso
né gli altri, sarà solo.
Dove altro se non nei nostri punti comuni
possiamo trovare un tale specchio?
Qui insieme una persona può alla fine
Manifestarsi chiaramente a se stessa,
non come il gigante dei suoi sogni,
né il nano delle sue paure,
ma come un uomo, parte di un tutto
con il suo contributo da offrire.
Su questo terreno noi tutti possiamo
mettere radici e crescere,
non più soli come nella morte,
ma vivi a noi stessi e agli altri.