Recupero dalle dipendenze

Comunità semiresidenziale "Colonna"

Il Ceis, con il progetto dei “Gruppi Speciali”, propone sul territorio un intervento di Prevenzione secondaria a favore di giovani/adolescenti e loro famiglie.

I Gruppi Speciali sono nati nel 1987 per l’esigenza di intervenire in maniera maggiormente differenziata rispetto ai bisogni che emergevano; nel corso degli anni si è assistito a un abbassamento della soglia di età degli utenti e al diffondersi di nuove tipologie di consumatori, non più direttamente collegabili a fenomeni di emarginazione sociale, quanto piuttosto ad aspetti ludici e contesti specifici della cultura giovanile-adolescenziale.

Affrontare adeguatamente il disagio che presenta l’adolescente significa essere consapevoli ed avere chiaro la globalità del suo processo evolutivo. L’adolescenza è una tappa della vita dell’uomo in cui avviene la strutturazione della propria identità attraverso il superamento della “crisi adolescenziale” ed il raggiungimento dei compiti evolutivi.

Lo sviluppo dell’adolescente è caratterizzato da una serie di trasformazioni che portano ad una evoluzione nelle aree fisiologico-cognitiva e affettivo-relazionale della persona; nel corso di questo delicato processo l’adolescente vive un alto livello di incertezza per cui fattori di ordine psicologico, sociale, evolutivo e relazionale possono rappresentare un ostacolo al conseguimento dell’identità personale dando così origine ad un blocco evolutivo, quindi ad una manifestazione del disagio. Tale condizione sfocia in forme di condotte devianti. I comportamenti che maggiormente sottolineano la presenza della devianza sono:

  • Uso di alcol/droghe
  • Aggressività / Conflittualità familiari / difficoltà di integrazione con i pari
  • Abbandono scolastico

L’intervento del servizio, di tipo terapeutico-educativo, ha come macro-obiettivi quelli di offrire:

  • sostegno al processo di crescita e definizione della propria identità di adolescente, rispettando la sua individualità e permettendogli di sviluppare pienamente le sue risorse e le potenzialità personali, attraverso la realizzazione del Progetto Educativo Individuale (PEI);

  • sostegno alla famiglia, sia a livello emotivo che per riappropriarsi delle competenze genitoriali, nella loro delicata funzione di sostegno e guida per i ragazzi in un momento di crescita, attraverso l’intervento specifico trasversale a tutto il percorso del giovane.

Casa di disassuefazione "Le Ali"

Dal 16 marzo 2004 è operativa la Casa di disassuefazione “Le Ali”, struttura residenziale che ospita fino ad un massimo di 8 persone. L’équipe che vi opera è costituita da 1 direttore, 1 assistente al direttore e 3 operatori.
Destinatari di questo servizio sono:

  1. persone in trattamento con metadone e/o terapie sostitutive;
  2. persone che necessitano di un contesto adeguato e protetto per un intervento motivazionale all’inserimento riabilitativo;
  3. famiglie.

Gli obiettivi della Casa di disassuefazione “Le Ali” sono:

  1. superare l’astinenza da sostanze psicotrope favorendo la disintossicazione in un contesto residenziale protetto;
  2. maturare una motivazione personale ad un percorso terapeutico-riabilitativo;
  3. sostenere ed orientare le famiglie.

All’interno della Casa, oltre alla disintossicazione, si svolgono attività quali: colloqui individuali, gruppi di auto-aiuto ed attività ricreative e culturali. La filosofia di riferimento è il “Progetto Uomo”. Alla Casa si può accedere telefonando direttamente oppure richiedendo l’inserimento al Ser.T. di appartenenza.
L’ingresso è preceduto dall’autorizzazione del “nucleo di valutazione scientifica” che prevede, redige e verifica un progetto individualizzato per ogni utente.
Il nucleo di valutazione scientifica è composto da: medico e operatore dell’area psico-sociale del Ser.T. di Nereto, coordinatore responsabile del progetto del Centro di Solidarietà di Pescara e responsabile della casa di disassuefazione “Le Ali”.

Comunità di prima accoglienza "Colonna"

L’Accoglienza è il primo modulo del processo terapeutico-riabilitativo. 

La struttura è semiresidenziale, con una frequenza dal lunedì al venerdì.
Il numero massimo di utenti è di trenta unità.
Il personale, professionalmente qualificato, è composto da psicologi ed operatori.

Gli obiettivi dell’Accoglienza sono:

– smettere l’uso di sostanze;
– spostare il problema dall’uso di sostanze al disagio personale;
– maturare una motivazione a cambiare il comportamento deviante;
– aiutare l’utente a realizzare nuove modalità di relazione;
– promuovere l’autonomia dell’utente;
– definire il “Progetto Riabilitativo Individuale”.

La durata del percorso terapeutico è, di norma, di 4 o 5 mesi, ma può variare a seconda dell’investimento e delle consapevolezze raggiunte dall’utente.

Il primo approccio dell’utente con la struttura può avvenire tramite:

– contatto telefonico con il centralino;
– invio da enti pubblici;
– invio dai Centri di Ascolto.

Il servizio di prima accoglienza delle richieste di aiuto è svolto dal Direttore del modulo tramite un primo colloquio.

Gli obiettivi del primo colloquio e dei successivi sono:

– accoglimento della richiesta d’aiuto;
– acquisire i primi dati; 
– valutazione degli elementi che ne definiscono la presa in carico;
– stipula del contratto terapeutico.

Gli strumenti terapeutici che favoriscono il processo di cambiamento sono:

– colloqui individuali;
– gruppi di auto-aiuto;
– incontri familiari;
– seminari terapeutici e culturali.

La famiglia ha un ruolo attivo durante il processo, avendo una funzione di controllo e di supporto. In questo viene sostenuta da un gruppo di auto-aiuto e da colloqui con gli operatori.

La Comunità di Accoglienza si impegna a garantire:

Comunità terapeutica "Il Faro"

La Comunità Terapeutica è il modulo successivo alla Comunità di Accoglienza. È residenziale ed ha una capienza massima di 40 utenti. L’équipe è costituita da 1 direttore, 1 assistente al direttore, 5 operatori.

Il tempo medio di permanenza nella Comunità Terapeutica è di 12 mesi

 Obiettivi:

  • interiorizzazione di nuovi modelli comportamentali avviati in accoglienza;
  • acquisizione della consapevolezza di sé attraverso la conoscenza del proprio mondo emotivo e del proprio vissuto storico;
  • avvio di un lavoro di relazioni socio-familiari.

Il percorso terapeutico è una sequenza di fasi attraverso le quali l’utente acquisisce conoscenza di sé, con l’obiettivo di ristrutturare la propria identità.

"Libero da..."

“Libero da…” è un servizio ambulatoriale per assuntori di cocaina. I destinatari sono persone tossicodipendenti che effettuano una richiesta spontanea di aiuto al Centro.

Gli obiettivi sono: dismissione dall’uso di cocaina, comprensione delle cause del problema, incremento della conoscenza del proprio sè, raggiungimento di una nuova percezione di sè e della realtà, assunzione di comportamenti più adeguati alle situazioni. Le attività svolte sono: colloqui motivazionali, psicoterapia individuale, terapia di coppia. 

"Game Over"

Il servizio è rivolto alle persone con dipendenza da gioco d’azzardo e dalle altre new addiction e alle loro famiglie.

Il 16 Marzo 2006 è stato attivato un servizio rivolto alla problematica del gioco d’azzardo patologico “G.A.P.” denominato “GAME-OVER”, parallelo ad un servizio svolto dagli operatori del centro nelle scuole del territorio.
Game Over nasce per contrastare la diffusione del G.A.P. attraverso un trattamento di prevenzione secondaria e terziaria,è rivolto ai soggetti che manifestano tale problematica (giocatori d’azzardo), e alle loro famiglie che subiscono passivamente le condizioni negative del fenomeno.

Il trattamento si snoda in varie fasi:
– colloqui individuali
– colloqui di coppia
– colloqui famigliari 
– gruppi
– sostegno medico farmacologico

Il metodo terapeutico è il “modello multimodale”, mutuato dalla S.I.I.Pa.C.(società italiana di intervento sulle patologie compulsive).
Esso si fonde con il modello integrato “Progetto Uomo”, linea guida ispiratrice del Ce.i.s. per il recupero della centralità della persona quale soggetto critico, autonomo e sociale, capace di progettare la propria esistenza e di orientarla verso un significato.

L’equipe è composta da:
– referente coordinatore
– psicologo psicoterapeuta
– referente clinico
– sociologo per l’elaborazione dati
– psicologi

Il servizio è aperto il venerdi dalle 9.00 alle 13.00; per informazioni contattare il numero 085.4151199